VILLA COMUNALE E CASERMA TOFANO
La Villa Comunale, sistemata nel 1835-1836 per iniziativa del gen.
Carlo De Sauget, comandante del Presidio borbonico, è un frammento
residuo del giardino di delizie per cui andava famoso il fastoso palazzo
ducale dei Carrafa, eretto nella seconda metà del 500 e saccheggiato
dal popolo nel 1647. L’edificio, mal ridotto, fu nel 1750 acquistato ed
abbattuto da Carlo III, che sulla sua area fece erigere, da Felice Romano,
allievo del Vanvitelli, la Caserma oggi visibile, tra i maggiori edifici
militari d’Italia. Attigua alla Caserma, è l’antica casa dei Solimena,
il cui stemma è ancora dipinto nell’androne. Gli edifici falso antichi
visibili nella villa, che si sviluppa in più terrazze, sono in parte
originali, in parte dell’800; il busto in bronzo è quello di De
Sauget. (rp)
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CHIESA DI SANT’ANTONIO
La costruzione della chiesa di S.Antonio, originariamente dedicata
a San Francesco, è fatta risalire da più autori al periodo
compreso tra il 1256 ed il 1290, rispettivamente date dalla morte di Guido
e Pietro Filangieri. In effetti, la edificazione del complesso alle falde
della collina di S.Andrea, che secondo alcune fonti è da collegare
alla cessione, da parte dei frati francescani, di una costruzione minoritica
nel sito dell’attuale convento di S.Chiara alle clarisse che abitavano
un monastero a S.Pantaleone, abbandonato dopo una violenta alluvione, era
sicuramente conclusa nell’anno 1286; questo in quanto recenti restauri,
che si sono compiuti sul piano delle coperture, hanno rilevatosul filo
inferiore della cornice di tufo grigio una data pitturata a fresco: MCCLXXXVI.
E’ comunque interessante collegare a questo periodo l’elezione a vescovo
della città di Nocera, da parte del Papa Urbano VI, del Guardiano
dei Frati Minori del convento, Fr. Francesco, avvenuta nel 1386. L’attuale
struttura del complesso religioso di S.Antonio, è la sintesi di
due principali apporti: il restauro operato nel 1500 ad opera di Alfonso
Carrafa, sposato con D.Giovanna Casrtiota della famiglia Scandeberg, e
quello avvenuto negli anni 1829-31 su progetto dell’arch. Giovanni Rosalba.
Nel 1500, oltre ad interventi interni alla chiesa, principalmente al transetto
con l’aggiunta di pilastri ed archi di tufo grigio, si aggiunsero al prospetto
principale il portico rinascimentale e la loggia sul lato meridionale;
al XVI secolo è da far risalire l’attuale chiostro quadrangolare
del convento. Fra gli altri interventi, è sicuramente da citare
l’aggiunta, agli inizi del 1700, delle camere in sopraelevazione dell’antico
convento sul lato meridionale, costruite la Confraternita dell’Immacolata
Concezione che ha sede in S.Antonio. Originariamente la chiesa era coperta
con capriate lignee a vista, ed era illuminata in alto dal rosone di tufo
grigio e da due monofore laterali; durante il restauro del secolo scorso,
si sostituì il cassettonato ligneo del 1500 con una volta a botte
in muratura. Nel 1808 la chiesa ed il convento furono soppressi; la chiesa
fu riaperta al culto pochi anni dopo, mentre il convento venne adibito
ad uso di caserma per i militari. (vp) |
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