NOCERA INFERIORE
 
VILLA COMUNALE E CASERMA TOFANO 
La Villa Comunale, sistemata nel 1835-1836 per iniziativa del gen. Carlo De Sauget, comandante del Presidio borbonico, è un frammento residuo del giardino di delizie per cui andava famoso il fastoso palazzo ducale dei Carrafa, eretto nella seconda metà del 500 e saccheggiato dal popolo nel 1647. L’edificio, mal ridotto, fu nel 1750 acquistato ed abbattuto da Carlo III, che sulla sua area fece erigere, da Felice Romano, allievo del Vanvitelli, la Caserma oggi visibile, tra i maggiori edifici militari d’Italia. Attigua alla Caserma, è l’antica casa dei Solimena, il cui stemma è ancora dipinto nell’androne. Gli edifici falso antichi visibili nella villa, che si sviluppa in più terrazze, sono in parte originali, in parte dell’800; il busto in bronzo è quello di De Sauget. (rp) 
 
CHIESA DEL CORPO DI CRISTO 
Fu eretta nel 1565 dalla Città sul suolo donato dai Canonici Lateranensi. Sede di parrocchia dal 1839. La facciata conserva intatto l’originario aspetto tardo cinquecentesco. L’interno, piuttosto semplice, non offre particolari pregi. Anche il patrimonio artistico è assai ridotto, per i molteplici furti di cui è stato oggetto. Conserva ancora qualche pregevole dipinto di scuola solimenesca. 
La casa canonica e gli edifici contigui sono esempi abbastanza ben conservati di architettura civile secentesca. (rp) 
 
CHIESA DI SANT’ANTONIO 
La costruzione della chiesa di S.Antonio, originariamente dedicata a San Francesco, è fatta risalire da più autori al periodo compreso tra il 1256 ed il 1290, rispettivamente date dalla morte di Guido e Pietro Filangieri. In effetti, la edificazione del complesso alle falde della collina di S.Andrea, che secondo alcune fonti è da collegare alla cessione, da parte dei frati francescani, di una costruzione minoritica nel sito dell’attuale convento di S.Chiara alle clarisse che abitavano un monastero a S.Pantaleone, abbandonato dopo una violenta alluvione, era sicuramente conclusa nell’anno 1286; questo in quanto recenti restauri, che si sono compiuti sul piano delle coperture, hanno rilevatosul filo inferiore della cornice di tufo grigio una data pitturata a fresco: MCCLXXXVI. E’ comunque interessante collegare a questo periodo l’elezione a vescovo della città di Nocera, da parte del Papa Urbano VI, del Guardiano dei Frati Minori del convento, Fr. Francesco, avvenuta nel 1386. L’attuale struttura del complesso religioso di S.Antonio, è la sintesi di due principali apporti: il restauro operato nel 1500 ad opera di Alfonso Carrafa, sposato con D.Giovanna Casrtiota della famiglia Scandeberg, e quello avvenuto negli anni 1829-31 su progetto dell’arch. Giovanni Rosalba. Nel 1500, oltre ad interventi interni alla chiesa, principalmente al transetto con l’aggiunta di pilastri ed archi di tufo grigio, si aggiunsero al prospetto principale il portico rinascimentale e la loggia sul lato meridionale; al XVI secolo è da far risalire l’attuale chiostro quadrangolare del convento. Fra gli altri interventi, è sicuramente da citare l’aggiunta, agli inizi del 1700, delle camere in sopraelevazione dell’antico convento sul lato meridionale, costruite la Confraternita dell’Immacolata Concezione che ha sede in S.Antonio. Originariamente la chiesa era coperta con capriate lignee a vista, ed era illuminata in alto dal rosone di tufo grigio e da due monofore laterali; durante il restauro del secolo scorso, si sostituì il cassettonato ligneo del 1500 con una volta a botte in muratura. Nel 1808 la chiesa ed il convento furono soppressi; la chiesa fu riaperta al culto pochi anni dopo, mentre il convento venne adibito ad uso di caserma per i militari. (vp)